Gestione acque

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Gestione acqua
Testo Principale

La gestione delle acque da parte della Provincia prevede il rilascio di:

  • provvedimenti di concessione d’uso d’acqua pubblica;
  • autorizzazioni allo scarico;
  • approvazione dei piani di gestione di acque meteoriche e di lavaggio di aree esterne non recapitanti in fognatura e provenienti da specifiche tipologie di insediamento*;
  • permessi e concessioni per la ricerca e lo sfruttamento di acque minerali e termali.

N.B.: le autorizzazioni allo spandimento dei liquami zootecnici dal 01-01-2008 non sono più rilasciate, a seguito dell'entrata in vigore del DPGR 10/R 2007;

Sono escluse dalle competenze della Provincia:

  • la gestione delle reti di acquedotto e dei collettori fognari;
  • il rilascio di autorizzazioni allo scarico in pubblica fognatura;
  • il rilascio di autorizzazioni allo scarico diverse dallo scarico in pubblica fognatura provenienti da insediamenti adibiti ad abitazione o allo svolgimento di attivita' alberghiera, turistica, sportiva, ricreativa, culturale, scolastica e commerciale**;
  • approvazione dei piani di gestione di acque meteoriche e di lavaggio di aree esterne recapitanti in pubblica fognatura;
  • i prelievi egli utilizzi d’acqua pubblica espressamente esclusi dal regime di concessione.

Le autorizzazioni allo scarico di aziende certificate EMAS sono rinnovate tramite autocertificazione come previsto dall’art. 18 della legge 93/2001.

* tipologie di insediamento soggette alla presentazione alla Provincia del Piano di prevenzione e gestione delle acque meteoriche e di lavaggio delle aree esterne, se tali acque non sono recapitate in pubblica fognatura:

  1. le attività di cui all’Allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59 (Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento);
  2. gli impianti stradali o lacuali di distribuzione del carburante, come definiti dalla normativa regionale vigente in materia di rete distributiva dei carburanti;
  3. gli stabilimenti di lavorazione di oli minerali non rientranti nelle fattispecie di cui alla lettera a) ed i depositi per uso commerciale delle stesse sostanze soggetti ad autorizzazione ai sensi normativa vigente in materia;
  4. i centri di raccolta, deposito e trattamento di veicoli fuori uso;
  5. i depositi e gli impianti soggetti ad autorizzazione o comunicazione ai sensi della vigente normativa in materia di gestione dei rifiuti e non rientranti nelle attività di cui alla lettera a);
  6. i centri intermodali previsti dal Piano territoriale regionale."

**Definizione di riferimento per esercizio commerciale tratta da D.C.R. 564/1999

Per commercio al dettaglio in sede fissa s’intende l’attività svolta da chiunque, professionalmente, acquista merci in nome e per conto proprio e le rivende su aree private direttamente al consumatore finale.

Data ultima modifica: 28/11/2019